A Berlusconi, che spesso ha avuto modo di dire di non votare i partiti minori, il segretario del Pri ha replicato che almeno questi sanno presentare le liste. In proposito, Nucara ha giudicato l’imposizione della raccolta delle firme una autentica vergogna: di fatto restringe la possibilità della presentazione di formazioni politiche alternative alle elezioni e le firme raccolte possono essere soggette a falsificazione. In merito Nucara ha annunciato la presentazione di un apposito disegno di legge per abolirla. Ha constatato poi che la deriva bipartitica si sta esaurendo e che già oggi Pdl e Pd sono costretti ad allearsi con altri soggetti. In ogni caso il Partito repubblicano, forte di due secoli di storia, si è dimostrato tenace nella sua volontà di sopravvivenza e non abbasserà le bandiere. Il segretario del Pri si è augurato che all’interno del Pdl prevalgano gli sforzi di democratizzazione interna, sostenuti dal presidente Fini, e che nel Pd Bersani si renda conto di dover interrompere la sua collaborazione con Di Pietro. La manifestazione di piazza del centrosinistra sabato scorso, in cui si leggevano manifesti contro il Capo dello Stato, è stata per Nucara la migliore dimostrazione della necessità che Bersani non venga risucchiato dalla deriva eversiva dell’Idv